Cosa posso fare?

/// AGGIORNATA AL 15 MAGGIO 2020 ///

Se non puoi pagare l’affitto, o conosci qualcuno che non può pagarlo, è il momento di agire. Ecco qui le cose che devi sapere:

0) I contributi per l’affitto possono servire? Informati su quali contributi sono disponibili nella tua regione sulle pagine web o contattando un sindacato inquilini (vedi anche qui). Dobbiamo premettere che è molto probabile che la risposta sia NO: i soldi sono molto pochi, richiedono comunque che tu abbia un contratto regolare, che tu possa pagare il 60% (non coprono più del 40%), e soprattutto non arriveranno certo a breve.

1) Contatta il tuo proprietario. Molti piccoli proprietari preferiscono perdere qualche canone o ridurlo anche della metà, piuttosto che perdere un inquilino, soprattutto ora che gli sfratti sono bloccati (fino al 1 settembre) e che il mercato immobiliare è in grave crisi. Se non puoi pagare il canone pieno, stai già aderendo allo sciopero: segnala il tuo caso con questo questionario: aiuterai altri inquilini a sapere che non sono soli aggiungendo un punto alla mappa globale dello sciopero degli affitti. Scrivi una lettera per informare il proprietario, anche usando uno dei modelli di lettera già pronti (ad esempio questo). Dovresti anche informare della tua situazione la rete per lo sciopero degli affitti e/o un sindacato, in modo che il tuo caso rientri nelle vertenze collettive per l’annullamento dei canoni durante l’emergenza (qui la pagina di Asia-USB sul tema). Se il proprietario è d’accordo con la riduzione del canone, potete formalizzarla con questo modulo, così lui/lei non dovrà pagare le tasse sul canone pieno.

2) E se il proprietario non è d’accordo? Dovrai fare una scelta: indebitarti, smettere di comprare beni di prima necessità, o smettere di pagare l’affitto. Potrai farlo da solo/a, o insieme a molte altre persone nella tua stessa situazione. Nessuno ti dirà mai che questa scelta è priva di rischi: due mensilità non pagate ti espongono all’apertura di un procedimento di sfratto, anche se in genere molto lungo (raramente meno di sei mesi, in genere oltre un anno), e che potrà essere fermato fino all’ultimo momento pagando gli affitti mancati. Tuttavia, quante più persone aderiranno allo sciopero, tanto più difficile sarà sfrattarci tutte/i. Contattando una delle organizzazioni locali (con il questionario, le varie mail, pagine e canali elencati qui) otterrai consigli pratici, consulenza legale (guarda anche questo video), e contribuirai non solo alle vertenze per l’annullamento dei canoni, ma anche a costruire una rete di mutuo aiuto per sostenere tutti gli inquilini e le inquiline in difficoltà.

3) Organizza lo sciopero nella tua area! Questo è un movimento orizzontale e decentralizzato, che funziona solo perché centinaia di persone in varie parti d’Italia e del mondo stanno dedicando tanto del loro tempo a sviluppare strumenti e risorse per tutte e tutti. Usa il materiale che trovi nel blog, parla con i tuoi vicini della loro situazione, stampa e diffondi i volantini, informati e informa chi hai intorno. Contattando le organizzazioni che già esistono, potrai capire se altre persone nella tua area si sono già attivate; insieme potrete creare un nuovo nodo locale, aiutando altre persone a sostenere lo sciopero e ottenendo aiuto da loro. Non dimenticarci di segnalare il nuovo nodo locale perché sia inserito in questo blog! Se vuoi collaborare alla gestione del blog, della mappa, del questionario, dell’osservatorio della proprietà o di qualunque delle risorse della rete, sei il/la benvenuta/o.

 

…E SE SONO UN PICCOLO PROPRIETARIO? vedi qui