Come puoi organizzare lo sciopero nella tua area?

Se le migliaia di persone che si trovano di fronte a queste difficoltà capiscono di non essere sole, saranno più forti e nessuno potrà fare niente contro di loro. Se invece continuiamo ad affrontare la situazione in modo individuale, o peggio ancora rivendicando i diritti di pochi contro quelli di altri, finiremo tutti più poveri e più vulnerabili. Da questo virus e dalle sue conseguenze sull’economia possiamo difenderci solo tutte insieme: la solidarietà di tutte e tutti adesso è più necessaria che mai.

 

Anche se questo mese sarai in grado di pagare l’affitto, il tuo supporto e impegno aiuteranno a proteggere coloro che non possono. Allo sciopero degli affitti non contribuiscono solo inquilini in difficoltà; tra di noi ci sono inquilini e inquiline che possono pagare, ma che si sentono solidali con chi è meno fortunato, addirittura qualche piccolo proprietario che ha capito che i suoi diritti sono tutelati solo insieme a quelli di tutti gli altri.   

Ecco tre semplici passi per iniziare a coordinare uno sciopero degli affitti.

Importante: se hai qualche sintomo (tosse, febbre, difficoltà a respirare, mancanza di gusto o olfatto) oppure negli ultimi 14 giorni sei stato in contatto con persone con questi sintomi oppure positive al COVID-19, per favore NON comunicare attraverso note scritte a mano. In questo momento è meglio usare quanto più possibile il telefono e la comunicazione digitale.

1. FAMILIARIZZATI CON LE RISORSE ESISTENTI. Questo blog è un tentativo di tenere insieme le informazioni più rilevanti e i contatti dello sciopero degli affitti anche al di fuori delle frontiere italiane. Ci sono state già due assemblee virtuali di tutta la rete che è importante riascoltare se non ci hai potuto partecipare: ti permetteranno di comprendere la profondità e ampiezza delle rivendicazioni, e la logistica dello sciopero (qui e qui). Ci sono anche molti articoli e altre risorse che ti aiuteranno ad approfondire: lo sciopero degli affitti è uno strumento che è già stato usato molte volte nel passato – anche se mai alla scala planetaria come in questo momento.

2) CONTATTA LE RETI GIA’ ESISTENTI. Devi attivarti prima a livello locale, poi se possibile anche a livello globale. Prima di tutto cerca di capire se ci sono organizzazioni locali già attive nella tua zona; puoi contattarle sulle reti sociali, per telefono o per email. Se non ce ne sono, potresti crearne una! Esiste un canale telegram a cui partecipano tutte le persone interessate allo sciopero degli affitti in Italia, dove puoi iscriverti e chiedere se ci sono altre persone della tua area. Insieme potete costruire un nuovo nodo della rete! Non dimenticate di segnalare l’esistenza del nuovo nodo e dei suoi contatti perché sia inserita su questo blog.

3) SPARGI LA VOCE! Puoi mandare un messaggio ai vicini che già conosci, mettere un biglietto sotto le porte di quelli che non conosci, attaccare un cartello all’ingresso del palazzo o all’entrata del supermercato dove fai la spesa. Cerca di capire chi ha o avrà difficoltà a pagare l’affitto, sempre mantenendo le distanze, e proporre loro di parlare insieme con il proprietario per chiedere di annullare il prossimo canone. Su questo blog trovi diversi materiali già pronti, ma potresti anche produrne altri e condividerli. Stampa i volantini, diffondili, attaccali sui muri, mettili o falli mettere nelle buste della ‘spesa solidale’ organizzata nella tua area. Portali alle organizzazioni che sostengono le persone più deboli, vai alle loro assemblee e cerca di capire se vogliono diffondere lo sciopero degli affitti. Se tutte le persone che non pagheranno saranno consapevoli di star partecipando a uno sciopero, insieme si avrà molta più forza per richiedere al governo non solo l’annullamento dei canoni d’affitto e della morosità durante l’emergenza, ma anche misure di sostegno ai piccoli proprietari che dipendono dall’affitto come unica fonte di sostentamento.

Se vuoi collaborare con la gestione delle risorse globali della rete per lo sciopero degli affitti, ad esempio questo blog, la mappa globale, il questionario e la presa in carico dei casi, oppure l’osservatorio della proprietà, mettiti in contatto con la rete locale più vicina oppure scrivi sul canale telegram globale. Tutti i contatti e gli indirizzi sono qui.